IPNOSI REGRESSIVA
Mi sono formato con il Dott. Angelo Bona, presidente dell’Associazione Italiana Ipnosi Regressiva Evocativa, approfondendo in una scuola triennale tutte le tematiche relative alla trance ipnotica profonda.
È stato un lavoro oneroso svolto sia su me stesso che nella pratica clinica con i pazienti.
Oggi troppo spesso di ipnosi regressiva se ne parla a sproposito da persone che non ne hanno assolutamente competenze ed esperienza nel campo. A riguardo consiglio sempre di supervisionare il Curriculum Vitae del professionista perché solo uno psicoterapeuta può svolgere la trance ipnotica curativa.
Cosa si intende davvero con ipnosi regressiva?
L’ipnosi regressiva è prima di tutto una psicoterapia del profondo, dell’inconscio che si pone come fine la cura di vissuti traumatici, blocchi emotivi, paure profonde celate così tanto che non sempre la psicoterapia dinamica classica riesce a toccare.
Premetto che l’ipnosi è una lente di ingrandimento all’interno della psicoterapia e che non può essere isolata da essa.
A cosa serve l’ipnosi regressiva e quando usarla?
Gli psicoterapeuti specializzati in ipnosi regressiva usano questa tecnica per fare affiorare durante la trance ricordi rimossi di eventi traumatici che influenzerebbero la vita di un soggetto provocando in lui problemi di ordine psicologico.
Principalmente svolgo tre tipi di regressione:
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All’infanzia: dove si prende contatto con il proprio bambino interiore e lo si fa parlare affinché nel percorso terapeutico possa sanare mancanze, ferite affettive, e angosce;
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Alla vita fetale: i primi vissuti emotivi risiedono nella pancia della mamma. Il bambino sente se è amato, desiderato, se la mamma sta bene o male e tutto questo condiziona inevitabilmente la scheda genetica e la propria identità. Del resto ricerche scientifiche confermano come lo stress materno porti delle modificazioni neurologiche nel bambino.;
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Alle vite precedenti: la persona si identifica con altre personalità situate in qualsiasi tempo e luogo. Emergono dall’inconscio storie di queste persone che condizionano il benessere della vita attuale.
Personalmente guardo a queste identificazioni come parti profonde della personalità che necessitano di essere ascoltate ed elaborate.
Chi può essere sottoposto ad ipnosi regressiva?
Può essere ipnotizzato solo chi lo desidera, chi lo “permette” e a volte anche chi lo desidera fatica a raggiungere quella concentrazione indispensabile per l'ipnosi. Tutti coloro che lo desiderano possono essere ipnotizzati e possono ovviamente imparare a praticare l'auto ipnosi.
L'ipnosi non è applicabile su persone che non riescono a mantenere l'attenzione alta per lungo tempo. Questi soggetti possono essere i bambini (per ovvie ragioni), alcuni anziani, persone con deficit dell'apprendimento o con malattie degenerative del sistema nervoso centrale (tipo la demenza).
Inoltre è assolutamente controindicata per personalità che presentano disturbi del quadro psicotico - delirante, persone con gravi depressioni e condotte autolesive oltre che personalità con grave disregolazione emotiva. Ecco l’importanza di contattare solo uno psicoterapeuta e diffidare da altri professionisti non affini alla psiche.
Richiedi un appuntamento o maggiori informazioni compilando il modulo oppure chiama il +39 391 73 93 218.
Tutte le informazioni che riceverò seguiranno le normative sulla privacy e il codice deontologico degli psicologi.
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