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Disturbi alimentari Dott. Leonardo Gottardo

DISTURBI ALIMENTARI

Disturbi del comportamento alimentare (o disturbi alimentari) rappresentano una delle più frequenti cause di disabilità giovanile. I disturbi della nutrizione e della alimentazione tendono a insorgere nella fase preadolescenziale (10-13 anni) continuando poi in quella adolescenziale. Risulta perciò essere molto importante identificare quali siano i rischi e le condizioni che portano allo sviluppo di questi disturbi in fase pre adolescenziale e che colpisce prevalentemente il genere femminile.

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Risulta fondamentale comprendere il rapporto tra figlia e genitori in quanto il suo disagio è un segnale esplicito di qualcosa che la famiglia non conosce, ecco perché la terapia è spesso famigliare oltre che individuale.

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Tra i fattori predisponenti vi possono essere ad esempio i fattori di predisposizione genetica (non ancora identificati, ma presenti), la presenza di familiari che soffrono o hanno sofferto di un disturbo alimentare, avere una bassa autostima, le difficoltà interpersonali, il perfezionismo, essere insoddisfatti del proprio corpo e altro ancora.

Cosa sono anoressia, bulimia, abbuffate e obesità

L’anoressia si presenta come restrizione delle calorie, paura di aumentare di peso, alterazione della percezione del proprio corpo, ci possono essere condotte occasionali di eliminazione che rientrano nelle condotte compensatorie (vomito autoindotto, uso di lassativi, diuretici, sport eccessivo). L’intervento più è precoce più è efficace.


La bulimia è caratterizzata da frequenti abbuffate con condotta compensatoria (vomito, uso di lassativi) allo scopo di evitare l’aumento di peso. La propria stima è influenzata dalla forma e dal peso del corpo.


Le abbuffate o binge – eating sono caratterizzate da grandi ingestioni di cibo in modo incontrollato ma senza condotte compensatorie comportando un grande senso di colpa, disagio e vergogna.


Infine è possibile prendere in considerazione anche l’obesità nel quale si ha una condizione di grave sovrappeso causato da fattori psicologici in assenza di cause mediche o genetiche. Rispetto alla bulimia nervosa è rappresentata dal minore interesse verso il peso e la forma del corpo. L’impulsività nelle abbuffate e nell’obesità rappresenta un punto cardine.

Come intervenire in caso di disturbi alimentari?

​In tutti questi disagi è importante intervenire con una psicoterapia che vada a comprendere le difficoltà emotive alla base. Ansia, angosce, traumi, difficoltà nel riconoscere e gestire le emozioni, bassa stima, ferite alla propria identità affettiva sono tutti vissuti che si riscontrano. Nei casi più importanti la presa in carico è spesso multidisciplinare con psichiatra e nutrizionista. Ecco che prima si interviene prima se ne potrà uscire, evitando così che il disagio possa espandersi.


Per guarire dal disturbo del comportamento alimentare ci vogliono almeno un anno e mezzo, due anni di terapia continuativa con l'impegno da parte di tutti. È da ribadire la regola che più precoce è la diagnosi, migliore è la prognosi.


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Tutte le informazioni che riceverò seguiranno le normative sulla privacy e il codice deontologico degli psicologi.

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