Edmund Jacobson (1888-1983) è stato uno psichiatra e fisiologo americano ideatore del rilassamento progressivo muscolare.

Attraverso i suoi studi è stato in grado di dimostrare la connessione tra elevata tensione muscolare e disturbi del corpo e della psiche. Ha scoperto che la tensione muscolare è sempre accompagnata da un accorciamento delle fibre muscolari mentre il rilassamento determina un allungamento delle fibre muscolari, un abbassamento dell’attivazione del sistema nervoso simpatico e può essere usato come rimedio per i disturbi psicosomatici.
La particolarità di questo metodo di rilassamento rispetto al training autogeno è quello di essere un metodo “attivo”. Nel training autogeno infatti si è in una predisposizione denominata come “concentrazione psichica passiva” in cui bisogna imparare ad abbandonarsi sempre più e osservare tutto quello che accade a livello psicosomatico senza interferire con tali processi, non a caso il termine” autogeno” fa riferimento al generarsi da sé, da solo e quindi qualcosa che l’organismo compie in stato di profondo rilassamento. Nel rilassamento progressivo di Jacobson invece si è totalmente attivi. Esso si basa nel contrarre le diverse sezioni muscolari per 5-10 secondi per poi rilassarle e lasciarle cadere in modo da sentire sempre più una sensazione di pesantezza e rilassamento. In questo modo la mente riesce a distinguere tra uno stato di contrazione a uno di rilassamento muscolare. Questo metodo si addice per tutte quelle persone che inizialmente hanno difficoltà o non si trovano a proprio agio con tecniche di rilassamento passive.
Ma come può essere utilizzato nello sport il rilassamento progressivo di Jacobson?
Risulta un ottimo metodo, rapido ed efficace, per contrastare tutti i sintomi somatici-muscolari derivanti dall’ansia da prestazione che portano ad un irrigidimento muscolare. Inoltre può risultare utile a fine allenamento o gara per poter rilassare i muscoli il più possibile, evitare contratture e metterli nelle condizioni di recuperare al meglio.
Porto un esempio pratico su come si possa effettuare il rilassamento progressivo prendendo in considerazione come sezione del corpo le mani. Questo risulta utile in tutti gli sport in cui si tiene in mano un attrezzo (lanci nell’atletica leggera, arco e pistola, nastro, funicella). Spesso accade che l’ansia porti ad un eccessivo irrigidimento degli avambracci non permettendo una presa salda e sciolta allo stesso tempo.
Perciò nello specifico ecco come fare: stringi le mani a pugno con tutta la forza che hai per 5-10 secondi e poi rilassa le mani e avambracci percependo il più possibile lo stato di pesantezza e rilassamento muscolare. Il tutto ripetilo per 3 volte. Già alla prima seduta potrai sentirne i benefici. Più lo svolgerai e più i benefici cresceranno. Così si potrà fare per ogni sezione muscolare.
Buon Training