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IPNOSI SPORTIVA E MASSIMA PERFORMANCE! COME PUÒ ESSERE UTILIZZATA L’IPNOSI NELLO SPORT?

Con questa tecnica si riesce a portare tutte le risorse mentali all’interno del gesto atletico, accedendo a quel surplus mentale e prestazionale che tutti noi possediamo ma che pochi sono in grado di utilizzare. E’ scientificamente dimostrato che i limiti sono prima mentali, che fisici.

Quando sentiamo di non farcela e ci convinciamo dicendoci “ non ce la faccio più, ho dato il massimo” abbiamo ancora circa un 40% di energia da poter sfruttare.


Grazie all’ipnosi è possibile superare questi limiti ed accedere a quel surplus energetico. Tutto è dovuto alla rievocazione di stati psicofisiologici vissuti in momenti in cui l’atleta ha raggiunto il massimo della sua prestazione. A questo si associano convinzioni ed emozioni che permettono di debellare ogni dubbio e timore. Tutto dipende da quanto convinto è l’atleta e da quanto riesce ad entrare nello stato di Flow in cui tutto scorre percependosi in sintonia con ciò che lo circonda, quasi da sentirsi un super eroe. L’ipnosi quindi fa emergere il massimo potenziale.


Alcuni esempi:


Giuseppe Vercelli psicologo psicoterapeuta, uno dei massimi esperti nella psicologia dello sport ha tra le sue rinomate esperienze l’aver seguito la squadra olimpica di canoa kayak a quattro alle olimpiadi di Pechino. Vercelli afferma e dimostra che nel momento in cui l’atleta percepisce la sensazione di fatica dolorosa, che porta ad un irrigidimento dei muscoli, dovuto alla produzione di acido lattico, si ha ancora del potenziale in più da sviluppare.


Attraverso l’utilizzo dell’ipnosi la squadra di canoa è riuscita ad accedere a questo surplus. Infatti nella finale olimpica il team di azzurri da penultimi, fino a 200 metri dall’arrivo, sono riusciti a classificarsi terzi. Ciò ha dimostrato come, proprio nella sensazione di fatica e bruciore, lo stimolo ipnotico indotto nelle sessioni si è attivato, permettendo il surplus di energia latente. Consapevoli di questo gli atleti partivano con una marcia in più rispetto agli altri in quanto sapevano che quando il bruciore arrivava loro si attivavano. Ciò ha conferito agli atleti fin da subito maggior sicurezza e convinzione.


Un altro esempio è il test di Lindermann che misura la capacità di sollevare un peso contraendo il bicipite del braccio. Si è visto che grazie all’ipnosi il soggetto ha sollevato 9 kg in più rispetto alla condizione di normalità. Inoltre negli studi del professore Casiglia del 2012 si è dimostrato che l’aumento medio della performance muscolare in ipnosi è del 12%.


E’ importante che chiunque abbia intenzione di usare questa splendida tecnica si documenti prima di tutto se lo specialista (di base medico o psicologo-psicoterapeuta) abbia i titoli specifici per poterla usare in quanto l’ipnosi è una tecnica con un sua specifica metodologia, che non si può improvvisare. Inoltre prima di utilizzarla è assolutamente importante conoscere la persona e la sua struttura psichica. Questo perché l’ipnosi va modulata e adattata alla persona. Risulta quindi un lavoro delicato e preciso che può essere svolto solo da chi approfondisce, esercita e lavora con l’ipnosi.


E te hai mai provato l’ipnosi? Ti incuriosisce?


Bibliografia

  • Tikhonoff, D.Azzi, G.Boschetti, N.Giordano, P.Rempelou, M.Giacomello, M.T.Tosello, E.Facco, A.M.Rossi, A.M.Lapenta, G.Regaldo, P.Palatini, E.Casiglia (2012). Aumento della prestazione muscolare isometrica mediante suggestione ipnotica di alta performance: studio sperimentale motorio ed emodinamico in 10 volontari sani. Centro italiano di ipnosi clinico – sperimentale. Istituto Franco Granone.

  • Regaldo (2014). Manuale di Ipnosi medica rapida. Edizione Narcissus.

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